#wwwinterviwes Anna Stopazzolo e il suo progetto di ricerca su Work Wide Women

Continua il ciclo “Le interviste di WWW”! Oggi  conosciamo più da vicino Anna Stopazzolo, studentessa italiana che vive fra Padova e Berlino e

WWW- Ciao Anna, presentati

Sono Anna ho 26 anni e vivo tra Padova e Berlino; sono laureata da circa un anno in Scienze Politiche, un percorso di studi che mi ha permesso di svolgere il mio Erasmus a Berlino, una città che amo e odio ma dove , alla fine, ritorno sempre.

Mi sono fermata nella capitale tedesca per scrivere la mia tesi magistrale sulle politiche di genere implementate dal comune di Berlino, un progetto che mi ha permesso di intervistare numerose esperte del tema, soprattutto sul campo del lavoro e dell’emancipazione economica. Ho scoperto tante cose…ad esempio che

la Germania ha tanti problemi con le pari opportunità e a volte sembra di stare in Italia, le donne sono emarginate, dipendenti da compagni e aiuti statali e relegate in ruoli ben più che tradizionalisti!

Non è mai tutto oro ciò che luccica ma oggettivamente, su altri versanti, siamo avanti anni luce!

Recentemente ho lavorato in una radio, scrivo in un sito dove ho una piccola rubrica sulla condizione femminile in Germania e son dirigente di una squadra di basket in carrozzina dell’Università di Padova.

Sono impegnata ogni giorno a combattere disuguaglianze di genere, sono appassionata di temi come prostituzione (frequento molto il centro berlinese di aiuto per le prostitute) e diritti LGBT.

Come hai conosciuto Work Wide Women?

Vi ho conosciuto tramite sito Dol’s  c’era un’intervista in cui  Linda Serra  presentava WWW e penso di aver avuto subito molta empatia per lei e la community.

WWW – Perché hai deciso di iscriverti? –

Ho deciso di partecipare perché sono da sempre interessata alle dinamiche che nascono dalle reti; penso che sia tipico della società italiana, escludere le donne ma credo che siamo anche noi stesse che preferiamo chiuderci nella nostra cucina a discapito di sogni ed ambizioni.

Fenomeni come il networking sono l’ occasione perfetta per raggiungere facilmente donne, condividere idee informazioni e trovare stimoli che a volte nella vita quotidiana non troviamo.

Purtroppo, non è facile per me geolocalizzarmi in qualche posto, perché sono sempre a cavallo di aerei ma sto cercando di promuovere il progetto tra la community di italiane a Berlino e vorrei promuovere un incontro conoscitivo.

Penso che tutte le donne, anche le “non digitali” dovrebbero aderire a questo progetto perché è necessario capire che da sole non si va da nessuna parte, anzi…si rischia di entrare in depressione. Il potenziale partecipativo di internet è enorme e permette a tutte un accesso flessibile e comodo….

Viviamo purtroppo in una società che giornalmente offosca la nostra presenza e cerca di relegarci in ruoli primitivi, grazie all’ unione ed a nuovi mezzi di comunicazione possiamo alzare lo sguardo e fare qualcosa di veramente concreto.

 WWW- Sei stata una delle protagoniste al primo incontro di Work Wide Women, ti va di raccontarci com’è andata?

Dopo il nostro primo incontro a Bologna il 30 Novembre, ho capito che non sia mai sole, anzi…che abbiamo un appoggio enorme che spesso tralasciamo.

La cosa che mi è piaciuta molto è stata la diversità di donne che vi hanno partecipato, sia per età, lavori, interessi.

Questo è un aspetto  fondamentale perché vuol dire che il progetto colpisce molte donne, non solo quelle più internet-friendly.

Molte di noi hanno potuto parlare dei prppri progetti, le nostre paure, i nostri problemi..condividendo molte cose e capendo che alla fine, abbiamo quasi tutte gli stessi dubbi, le stesse paure ma un enorme voglia di fare. In questa splendida occasione ho potuto presentare il mio progetto di ricerca.

WWW-Parlaci meglio del tuo progetto, da quali riflessioni nasce e dove vorresti arrivasse?

Partendo dall’assunto  che la crisi economica ha colpito doppiamente le donne rispetto ai compagni ed ha eroso molto avanzamenti che erano stati fatti in termini di equità, vorrei studiare come le donne stanno avviando processi di emancipazione economica del tutto innovativi tramite internet, ma specialmente networking come WWW e social media. Penso sia sotto l’occhio di tutte noi, come nell’ultimo anno, vi sia un pullulare di reti nuove, che offrono servizi alle donne, a prezzi economici, semplici opinioni e consigli gratuiti ma anche tanti stimoli nuovi.

In questo modo, l’imprenditoria femminile ricomincia a crescere e trae nuovi interessanti spunti. E’ difficile ora dire dove vorrei arrivare, perché ho tantissime idee e sono ancora in fase embrionale in cui tutti I piccoli passi richiedono tempo e grande impegno.

Mi piacerebbe poter avere una borsa di studio per poter creare un report che possa servire ad aziende, istituzioni per magari poter creare nuovi mezzi di aiuto e sostegno alle donne veramente efficaci, che andando oltre la logica degli out put ma arrivare a veri out-come che quindi, rispondano realmente ai veri bisogni.

WWW-Qual’è il valore aggiunto di avere una community come WWW a tuo supporto

E una grande aiuto perché, anche a me, capita spesso di non saper dove sbatter la testa!

Work Wide Women  è un grande bacino di donne con esperienze imprenditoriali e competenze differenti,ma complementari.

Sicuramente vorrei fare un questionario da “somministrate” a tutte le partecipanti, poi mi piacerebbe raccogliere tante storie, pareri, soddisfazioni e difficoltà di questi grandi processi di emancipazione…

 

Grazie Anna, aspettiamo il tuo questionario su Work WideWomen!