Video game e mondo del lavoro

Imperativo di settembre: cambiare! Alcune di noi potrebbero avere fatto questa riflessione per quanto riguarda la sfera personale, oppure per cercare nuove sfide professionali, per migliorare la propria posizione lavorativa o per rimettersi in gioco con nuove mansioni.

Qualunque sia la spinta motivazionale che vi anima, potreste trovarvi presto a dover gestire curricula e colloqui e, forse, un nuovo posto di lavoro: sappiate che, nel frattempo, molte cose sono cambiate.

Oggi vi raccontiamo come alcune realtà abbiano scelto di utilizzare i video giochi per le attività aziendali, un trend che sta prendendo sempre più piede e che non deve trovarvi impreparate!

Il video game come strategia professionale

Ebbene sì: sempre più aziende utilizzano il gaming per selezionare i propri candidati durante i colloqui, rendendo non solo la fase di valutazione più stimolante ed efficace, ma anche per attrarre a sé maggiori talenti. In questo video potete vedere come Pwc ha progettato un tipo di simulazione di colloquio di lavoro in versione video game: attraverso prove virtuali i candidati hanno sperimentato un vero e proprio ambiente di lavoro.
La buona notizia? Non è stato un dato positivo solo per l’azienda, ma anche per i candidati stessi che, sapendo di dover superare delle prove “pratiche”, si sono presentati molto più preparati e, conseguentemente, la qualità delle assunzioni è migliorata.

Edutainment in azienda

Seguire dei corsi di formazione in azienda può essere un momento percepito dalle persone come “obbligo” oppure come “non necessario”: in questi casi il potere del video game è immenso perché è semplice e immediato, ha delle dinamiche che aiutano l’apprendimento senza perdere la leggerezza dello spirito di gioco e stimola le capacità intellettive al massimo.
Morf Media è riuscita a riproporre i propri corsi in modalità più diretta e divertente, grazie ad un’esperienza di gioco interattiva che ha completamente rivoluzionato il metodo di apprendimento e formazione su argomenti che, al contrario, sarebbero stati molto difficili da condividere (stiamo parlando di conformità di dispositivi farmaceutici, biotecnologici e medici).
La buona notizia? I crediti formativi ottenuti dai professionisti hanno prodotto risultati positivi non solo a livello personale ma anche, più in generale, sugli obiettivi aziendali e soprattutto sulla sicurezza dei consumatori.

Valutare senza giudicare

Qualunque sia il settore oppure la performance, spesso le aziende si affidano ai video giochi per valutare o per promuovere attività. La sfera ludica, per sua stessa natura, incoraggia infatti gli atteggiamenti più spontanei nelle persone, che sono così più propense a mettersi in discussione, imparando a farsi carico delle proprie scelte e responsabilità partendo dal riconoscerle in modo virtualizzato in ambiente di gioco.
Per incentivare l’identificazione dei bug in fase di test dei propri software, un’attività importante ma noiosa e ripetitiva, Microsoft ha creato un gioco che permetteva di associare i risultati ottenuti (ovvero i bug rilevati) a donazioni verso organizzazioni benefiche.
La buona notizia? Con questo incentivo, il risultato della fase di test è aumentato di 16 volte rispetto allo standard (e tanta beneficenza è stata fatta!).

I video games non sono solo divertenti ma, come abbiamo appena visto, presentano ampie possibilità in ogni campo e settore: sono gratificanti, incoraggiano la sfida, sono estremamente motivanti, per questo il loro utilizzo sta prendendo sempre più piede anche in Italia.

Sei interessate ad approfondire questo tema, o sei semplicemente curiosa?

Unisciti a noi il prossimo 28 settembre partecipa a WWW DAY la grande festa di Work Wide Women. Una giornata da non perdere all’interno della quale potrai assistere anche  al workshop sul “Video game come strategia professionale”: a questo link trovi tutte le informazioni.

Ti aspettiamo!