In occasione dell’evento “Ragazze digitali”, organizzato da EWMD– European Women’s Management Development e previsto domani 22 novembre a Reggio Emilia,
Work Wide Women ha intervistato Cristina Bertoli di EWMD delegazione di Reggio Emilia.
EWMD è l’associazione europea per la formazione manageriale femminile, fondata nel 1984 da un gruppo di imprenditrici ed accademiche.
E’ un network dal respiro internazionale che promuove, sviluppa e sostiene la formazione personale e professionale delle donne, incoraggiandole ad assumere posizioni di responsabilità nel lavoro e nella società.
“Ragazze digitali” è il progetto rivolto alle studentesse del quarto anno delle scuole medie superiori con la finalità di indirizzarle alla carriera informatica.
Lasciamo spazio all’intervista per scoprire come nasce e quali obiettivi vuole raggiungere quest’iniziativa promossa da EWMD in collaborazione con la facoltà di Ingegneria di Modena e Reggio.
WWW: Da chi è composto il team?
Cristina Bertoli : Il team di lavoro del progetto “Ragazze Digitali” è composto dalle socie di EWMD delegazione di Reggio e dal prof. Michele Colajanni docente del Corso di Laurea di Ingegneria Informatica dell’Università di Modena e Reggio.
WWW: Ci parlerebbe del progetto “Ragazze digitali”? In che cosa consiste e da quali considerazioni è partita l’idea?
Cristina Bertoli : E’ partita da alcune considerazioni sui dati nazionali e locali che riguardano il divario digitale di genere. Le donne utilizzano meno L’ICT degli uomini con evidenti ricadute in termini di mancanza di competitività nel mondo del lavoro. Cosa ci perdiamo in termini di opportunità lavorative quando non possediamo adeguate competenze informatiche?
Numerose ricerche hanno evidenziato la scarsa presenza delle donne nei settori legati all’innovazione tecnologica a livello sia italiano sia internazionale. Tutti i dati dimostrano come le donne siano scarsamente coinvolte nella proposta di nuove tecnologie, servizi e applicazioni informatiche.
La società del XXI secolo, pervasa di informatica a tutti i livelli, non potrà migliorare senza l’apporto delle idee, delle capacità e dei sogni del 50% della popolazione mondiali.
WWW: E’ la prima volta che organizzate un evento di questo tipo?
Cristina Bertoli: Sì è il nostro primo debutto ufficiale.
WWW: Come sarà strutturata la giornata del 22 novembre a Reggio Emilia e quante sono le scuole coinvolte?
Cristina Bertoli: Sono coinvolti circa 300 studenti delle scuole medie superiori delle provincie di Modena e Reggio Emilia, soprattutto ragazze. Durante il convegno esperte di politiche di genere parleranno con le ragazze sugli stereotipi di genere che inconsapevolmente condizionano la scelta del percorso di studi universitari. Interverranno come relatrici donne protagoniste dell’innovazione per fornire modelli di ruolo femminili, diversi da quelli che la società quotidianamente veicola.
Tra gli ospiti donne ingegneri spaziali, meccanici, informatici, che avranno l’obbligo di curare brevi interventi in modalità TEDx, lontani dalla ormai superata concezione del convegno come di un momento in cui si ascolta e basta: l’obiettivo è coinvolgere il più possibile la giovane platea, che sarà invitata a interagire con gli ospiti e avrà a disposizione l’hashtag #digitalgirls su Twitter.
Attese anche le quattro giovani ingegneri aerospaziali Claudia Di Trapani, Laura Cospite, Giovanna Manca e Sara Corsetti
, impegnate a progettare e costruire Vega, il vettore satellitare agile, leggero e a ridotto impatto ambientale che manderà in orbita satelliti di piccolo taglio, uno dei progetti più ambiziosi della ricerca di oggi, in gran parte italiano. Parteciperanno inoltre Flavia Marzano, docente di Tecnologia per l’Amministrazione digitale dell’università La Sapienza di Roma, Maria Sangiuliano, project manager per politiche di genere dell’European Centre for Woman and Technology, Michele Colajanni, direttore del Centro di ricerca sulla Sicurezza dell’università di Modena e Reggio; e ancora Marianna Ferrigno di Cisco, Sara Casolari ingegnere e giocatrice di volley, Angela Creta, responsabile della comunicazione della Regione Lazio e Ilaria Brighenti, ingegnere in Doxee Academy. Sarà possibile seguire in convegno in diretta streaming dal sito www.ragazzedigitali.it
WWW: Cosa vi aspettate dalla chiusura dei lavori?
Cristina Bertoli: L’obiettivo è interessare le ragazze, far capire loro che esistono delle opportunità lavorative legate al mondo della tecnologia. Lavori troppo spesso pensati come tipicamente maschili.
Siamo inconsapevolmente influenzati da stereotipi di genere.
WWW: Quali sono i prossimi progetti?
Cristina Bertoli: Il Corso di Laurea di Ingegneria Informatica dell’Università di Modena e Reggio ha ideato un campus estivo di quattro settimane a partire dal 16 giugno 2014 per avvicinare gradualmente le ragazze alle nuove tecnologie e metodologie per la creazione di servizi digitali.Sono previsti laboratori orientati alla multimedialità, alla sicurezza informatica e al software open. Tutte le ragazze potranno far emergere le loro inclinazioni verso la tecnologia, ma soprattutto impareranno a sfruttare la tecnologia per realizzare le proprie inclinazioni.
Non ci resta che augurare un sano “In Bocca al Lupo” a Cristina e a EWMD per questo importante debutto!
Invitiamo tutte a partecipare all’evento “Ragazze digitali” che si terrà a Reggio Emilia domani 22 novembre nell’Aula Magna dell’Università e chi non riuscirà ad esserci fisicamente, a seguire la diretta streaming dal sito www.ragazzedigitali.it