4 cose da sapere sulla Blockchain

Alzi la mano chi sente parlare di Blockchain da mesi e non ha ancora capito di che cosa si tratta: non temete! Nel blog post di questa settimana abbiamo pensato di parlarvi di questa tecnologia perché è una delle più rivoluzionarie e può trovare applicazione in tutti i settori, dai servizi finanziari alla pubblica amministrazione, alla sanità.

Premessa: una Blockchain è come un enorme “registro” (virtuale e non modificabile) che facilita lo scambio di valori tra due parti senza l’uso di un intermediario. Per evitare manomissioni utilizza una cronologia di eventi (transazioni o altro) crittografata con data e ora. 

Quando si parla di Blockchain è bene conoscere quattro punti fondamentali:

1 – La Blockchain non è solo il Bitcoin

I Bitcoin e le cryptovalute sono un tipo di valuta digitale e aiutano le persone a semplificare le transazioni online eliminando di fatto i normali intermediari: sono strettamente correlate con la tecnologia Blockchain ma non sono la stessa cosa! In pratica: la Blockchain è lo strumento su cui si appoggia chi esegue transazioni e scambi di cryptovalute, ma non è il Bitcoin (anche perché l’utilizzo di questa tecnologia è veramente trasversale in tanti campi di applicazione).

                                    In questa immagine un esempio di come la Blockchain può essere applicata                                                              al settore medico/chirurgico (fonte Digital Surgery)

 

2 – Il primo esempio di Blockchain risale addirittura agli anni ‘70

Ai giorni nostri la Blockchain viene utilizzata, oltre alla finanza, anche per gestire dati sanitari, spedizioni, informazioni industriali e sarà una tecnologia sempre più importante in futuro. Si tratta di una grande novità ma con radici che affondano nel passato: nel 1976, infatti, due scienziati informatici (Whitfield Diffie and Martin E. Hellman) hanno provato per la prima volta la possibilità di utilizzare un software crittografato per comunicare in modo privato con modalità di verifica dell’identità digitale di una persona. Successivamente, negli anni ’90, sono stati eseguiti altri passi avanti in questo campo, come dimostrano gli articoli dell’epoca: soltanto molti anni dopo, grazie all’evoluzione della tecnologia, si è riuscito a creare nella realtà ciò che si teorizzava allora.

3 – Non esiste un solo tipo di Blockchain

Ci riferiamo sempre a questa tecnologia come se ne esistesse solo un tipo, ma in realtà esistono diverse categorie di Blockchain: quella pubblica, utilizzata ad esempio per i Bitcoin, che è quella in cui chiunque può partecipare e nessuno è responsabile. Si tratta di un tipo di Blockchain aperta e trasparente, dove tutti possono risalire a qualsiasi dato in qualsiasi momento. Esiste poi una Blockchain di tipo privato, ovvero una proprietà di un individuo o di un’organizzazione, con una catena di responsabilità e con una distribuzione selettiva di accesso in lettura e scrittura, infine la cosiddetta “Federated Blockchain” utilizzata principalmente nel settore bancario, in cui il processo di validazione è controllato e solo in presenza di determinate “conferme” un blocco (ovvero una lista di record contenenti le informazioni) diventa valido.

4 – La Blockchain sarà determinante per sviluppare l’inclusione finanziaria

Nel mondo oltre 2 miliardi di adulti in età lavorativa non hanno accesso ai servizi finanziari (dato Global Findex) perché le banche non hanno l’infrastruttura giusta per aiutarli: spesso è difficile costruire banche tradizionali in alcune aree ma soprattutto per gli Istituti c’è uno scarso ROI che rende il tutto molto poco appetibile a livello di business.

Le ultime innovazioni nel campo della tecnologia mobile stanno già di fatto aiutando i paesi emergenti a sviluppare le proprie soluzioni anche verso i servizi bancari e la Blockchain è una delle potenziali soluzioni per mettere in moto un intero sistema economico senza la necessità di costruire infrastrutture bancarie e semplificando ogni processo per quanto riguarda finanziamenti, pagamenti e trasferimenti di denaro.

La Blockchain potrebbe davvero diventare la soluzione in grado di “sbloccare” le potenzialità di un’ampia fascia di popolazione e dare inizio così a una nuova fase di crescita economica mondiale.

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