Sempre più spesso sentiamo parlare di interculturalità. La parola “interculturalità” sta ad indicare la conoscenza e lo scambio tra popolazioni differenti, ognuna con i propri valori, usanze e costumi. Ma, prima di parlare di interculturalità, dobbiamo necessariamente soffermarci sul concetto che sta alla base della parola, ovvero l’idea di cultura.
Ma, cos’è la cultura?
La risposta a questa domanda non è per nulla scontata. Si potrebbe rispondere che la cultura è rappresentata dalla nazionalità di una persona o magari dalla sua etnia, ma entrambe queste risposte risulterebbero soltanto parzialmente corrette. Il concetto di cultura, infatti, è piuttosto esteso e difficilmente delineabile. Allo stato attuale, può essere inteso principalmente come l’insieme degli atteggiamenti condivisi, le convinzioni, le norme e i comportamenti di un gruppo di persone che vengono comunicati da una generazione all’altra.
Ma perché esistono diverse culture? Anche qui si potrebbero avanzare numerose ipotesi. Una di quelle che ha ottenuto maggiore credibilità è che la cultura nasca per garantire la sopravvivenza di un gruppo. Basti pensare a quanto il clima di un luogo sia capace di influenzare lo stile di vita di una popolazione: ad esempio, una persona proveniente dall’Africa Centrale si comporterà in modo completamente differente da una persona proveniente dal Nord America, anche a causa di come il clima influenza i suoi pensieri e i suoi comportamenti.
L’influenza della cultura sulla nostra vita
Sebbene si possa pensare che la cultura influisca in minima parte sulla vita di ciascuna persona, in realtà, la sua importanza è cruciale in tutti i suoi aspetti: la nostra cultura ha uno specifico impatto fin dal momento della nascita, e continua ad influenzare lo sviluppo della persona per tutto il periodo della sua formazione. Un esempio tipico di comportamento culturalmente determinato è la distanza interpersonale preferita, che varia molto da una cultura ad un’altra ed è un tratto che emerge fin dalla primissima infanzia. Ad esempio, i bambini dei paesi nord europei prediligono una distanza marcata, mentre i bambini dei paesi mediterranei preferiscono una distanza più ravvicinata sia con i coetanei che con le persone adulte.
Un’altra importante macroarea in cui la cultura ricopre un ruolo determinante è l’attrazione interpersonale e la scelta degli amici e dei partner. È stato dimostrato come, generalmente, ci sentiamo spontaneamente attratti da persone che ci assomigliano di più negli atteggiamenti, background economico, religione, estrazione sociale e attività preferite. Infine, come prevedibile, la nostra cultura ha anche una grande influenza sulla nostra vita lavorativa.
Dalla multiculturalità alla transculturalità
Per descrivere la convivenza di comunità differenti in un medesimo luogo, si è parlato molto e spesso ancora si parla di multicultura e di società multiculturale. La multiculturalità, infatti, è rappresentata da una somma di culture che porta alla convivenza, ma è un dato di fatto e non dà valore alle individualità.
Sempre più spesso accade, però, che culture differenti vengano in contatto, anziché continuare a coesistere senza reciproco arricchimento. Ecco che nasce dunque il concetto di interculturalità, che rappresenta uno step successivo alla presa di coscienza dell’esistenza di innumerevoli culture, ponendosi come obiettivo quello di progettare e mettere in pratica la condivisione e la valorizzazione delle unicità delle persone.
Tuttavia, l’interculturalità presenta il rischio di rappresentazioni esotiche o folkloristiche delle culture, per questo motivo un ulteriore step è rappresentato dalla cosiddetta transculturalità: la presa di coscienza che la nostra personale cultura è in realtà frutto di un’ibridazione tra vari elementi, che i confini tra le culture non sono netti ma sfumati e che per questo motivo, ogni individuo ha una cultura non assimilabile a quella del gruppo di appartenenza.
Cultura e lavoro
Il rapporto tra cultura e lavoro si esprime maggiormente nei diversi comportamenti e nelle idee che sperimentiamo quando ci capita di lavorare a stretto contatto con persone appartenenti a culture differenti. Se stai pensando che culture differenti nascano esclusivamente da una distanza geografica marcata, sappi invece che, grazie alla pluralità di idee, valori, etnie e gruppi sociali differenti che coesistono nella nostra società sempre più multiculturale, l’Italia presenta già di per sé numerose culture che coabitano.
L’incontro di due culture può spesso portare ad uno shock culturale iniziale che deriva dal non capire le ragioni sottostanti ai comportamenti dell’altra persona diversi dai nostri. Tra gli esempi più eclatanti di cultural misunderstanding che possono accadere sul luogo di lavoro possiamo considerare:
- il diverso volume del tono della voce;
- il contatto fisico;
- la formalità nel vestirsi;
- la modalità con cui si danno i feedback.
Tutti questi comportamenti hanno una forte matrice culturale che porta a possibili scontri o malintesi in azienda. Per favorire l’inclusione di una risorsa con un background culturale differente, è consigliabile creare un luogo di lavoro accogliente e confortevole, non fare supposizioni e ipotesi, ma, soprattutto, conoscere le storie personali di ciascuna persona.
I benefici di un ambiente di lavoro multiculturale
Tra i principali benefici che un ambiente di lavoro multiculturale può offrire, c’è sicuramente un apprendimento a livello più profondo. Non si imparano concetti nuovi soltanto attraverso la formazione tradizionale, ma anche attraverso le relazioni che si creano con i propri colleghi e le proprie colleghe sul luogo di lavoro. Spesso, infatti, semplicemente fare una chiacchierata con una persona appartenente ad una cultura differente può essere istruttivo tanto quanto una giornata di formazione, perché ci permette di sperimentare con mano la diversità e ampliare i nostri orizzonti culturali.
La diversità culturale, inoltre, è un valore aggiunto per i team di lavoro, in termini di opportunità di accesso, di pluralità di prospettive, di sviluppo di nuove idee e di costruzione di pensiero critico, che sono di gran lunga più ampie rispetto a quelle reperibili nei team monoculturali. Tra i benefici di un ambiente multiculturale, c’è anche l’accrescimento della fiducia nella propria persona. Avere relazioni con persone molto diverse da noi ci fa necessariamente crescere, così da far inconsciamente aumentare la sicurezza proprio perché capaci di funzionare al di fuori della nostra comfort zone. Infine, lavorare in un ambiente multiculturale permette di sviluppare l’empatia, una skill fondamentale nella società moderna, che ci dà la possibilità di “metterci nei panni delle altre persone” e comprenderne gli stati emotivi.
La tua azienda ha pianificato progetti specifici di inclusione per le persone appartenenti a culture diverse? Pensi che l’azienda in cui lavori sia pronta ad includere persone con un background culturale diverso? Credi che la presenza di culture diverse in azienda possa agevolare o ostacolare il lavoro di team? |
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