Il 10 ottobre è il World Mental Health Day

Celebrata per la prima volta nel 1992 su iniziativa della World Federation for Mental Health (organizzazione globale per la salute mentale), ogni 10 ottobre ricorre la Giornata Mondiale della Salute Mentale: l’obiettivo generale di questa ricorrenza è aumentare la consapevolezza dei problemi di salute mentale in tutto il mondo e mobilitare gli sforzi a sostegno. La Giornata offre l’opportunità a tutte le parti interessate che lavorano su problemi di salute mentale di parlare del proprio lavoro e di cosa è necessario fare per rendere l’assistenza sanitaria mentale una realtà per le persone in tutto il mondo.

Questo appuntamento annuale è stato istituito per portare maggiore attenzione alla malattia mentale e ai suoi effetti sulla vita individuale, sul lavoro, sulla famiglia e sulla stabilità generale delle comunità e dei Paesi.

Mental Health Day 2022

Immagine: World Federation for Mental Health

Una priorità globale

La giornata inizialmente non aveva un tema specifico e il suo scopo era promuovere la difesa della salute mentale ed educare il pubblico su questioni rilevanti. Vista la popolarità della campagna, nel 1994 per la prima volta è stato utilizzato un tema: nel 2022 il tema sarà “Making Mental Health & Well-Being for All a Global Priority”.

Uno degli aspetti più importanti di una “buona vita”, infatti, è la nostra salute generale. Una definizione corretta di “sano stato di benessere” dovrebbe riguardare però l’intera persona, comprensiva di condizione generale del corpo e della mente: il benessere fisico e mentale hanno un impatto importante l’uno sull’altro.

La salute mentale è un diritto umano fondamentale per tutte le persone e comprende:

– il diritto a essere protette dai rischi per la salute mentale,

– il diritto a un’assistenza di qualità, accessibile e accettabile,

– il diritto alla libertà e all’indipendenza.

World Mental Health Day 2022

Immagine tratta dal report “Women in business”

Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale per la Sanità) la pandemia continua a pesare sulla nostra salute mentale in quanto molti suoi aspetti sono stati messi in discussione e, prima dell’emergenza sanitaria mondiale, nel 2019 si stima che una persona su otto nel mondo convivesse già con un disturbo mentale. Allo stesso tempo, i servizi, le competenze e i finanziamenti disponibili per la salute mentale continuano a scarseggiare e sono molto al di sotto di quanto necessario, soprattutto nei paesi a reddito medio e basso. Il tema della salute mentale è emerso dal 2020 come mai prima d’ora, poiché le persone di tutte le età e professioni devono sopportare il peso della “nuova normalità”: pensiamo agli operatori sanitari, gli studenti, le persone che vivono sole e le persone con condizioni di salute mentale preesistenti.

La salute mentale, secondo l’OMS, in mancanza di azioni urgenti e concrete, potrebbe entro il 2030 affermare la depressione come principale malattia a livello globale.

I dati nel mondo

La salute mentale è di fondamentale importanza per tutte le persone: purtroppo le richieste sono elevate ma le risposte sono insufficienti e inadeguate. Dal World mental health report emerge chiaramente l’urgenza di trasformare la situazione attuale. In tutto il mondo, quasi un miliardo di persone sono colpite da disturbi mentali, neurologici e da uso di sostanze (SMN), ciò rappresenta il 10% del carico globale di malattie, eppure risorse per la diagnosi, il trattamento e il supporto di persone con disturbi mentali rimangono estremamente limitate, specialmente nei paesi a reddito medio/basso (fonte: World health statistics 2022). La pandemia ha portato ad un aumento di ansia, depressione e abuso di sostanze, insieme a una maggiore domanda di servizi di salute mentale nel mondo. Allo stesso tempo, la fornitura di questi servizi ha avuto grossi problemi: in un sondaggio condotto in 130 paesi da luglio ad agosto 2020, il 93% dei paesi segnalato interruzioni in uno o più dei loro servizi. 

I servizi di prevenzione sono stati i più colpiti, il 35% dei paesi hanno segnalato alcune interruzioni dei servizi di salvataggio e di emergenza e il 30% ha segnalato l’interruzione delle forniture di farmaci. Dal quarto trimestre del 2021, l’accesso ai servizi è stato graduale è nuovamente aumentato rispetto alle prime fasi della pandemia, con il 44% di 71 paesi che segnala ancora interruzioni in tutti servizi per disturbi mentali, neurologici e da uso di sostanze.

La situazione in Italia

Questi sono alcuni dati contenuti nel Rapporto sulla salute mentale 2020: sono 728.338 le persone con problemi di salute mentale assistite dai servizi specialistici nel corso del 202 e le donne rappresentano il 53,6%. Un’ampia percentuale di persone ha oltre 45 anni (69,0%) e sia fra gli uomini che le donne, si ha una maggiore incidenza nelle classi 45-54 anni e 55-64 anni. La patologia più frequente è la depressione (11,3 casi su 10.000 abitanti) seguita dalle sindromi nevrotiche e somatoformi (7,4 casi su 10.000 abitanti) e dalla schizofrenia e altre psicosi funzionali (6,4 casi su 10.000 abitanti).

Mantal Health Day Grafico in Italia

La salute mentale è molto più dell’assenza di malattia: è una parte intrinseca della nostra individualità e del benessere collettivo. Stigma e discriminazione continuano a essere una barriera all’inclusione sociale e all’accesso alle cure adeguate: possiamo tutti fare la nostra parte nell’aumentare la consapevolezza sugli interventi preventivi e la Giornata Mondiale della Salute Mentale è un’opportunità per farlo collettivamente. 

Immaginiamo un mondo in cui la salute mentale sia valorizzata, promossa e protetta, dove gli individui hanno pari opportunità di esercitare i propri diritti umani, dove tutte le persone possono accedere alle cure di salute mentale di cui hanno bisogno: per questo è necessario che l’impegno di ognuno di noi, ma anche di comunità e governi, sia quello di rafforzare l’assistenza sanitaria mentale in modo che l’intero spettro sia soddisfatto da una rete basata sulla comunità di servizi e supporti accessibili, economicamente sostenibili e di qualità.

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