“Donne e STEM” è la campagna che abbiamo progettato e realizzato per le donne, per dare loro maggiori opportunità di formazione sui temi del digitale e delle nuove tecnologie, grazie alla sponsorizzazione da parte di aziende che vogliono sostenerle attraverso il dono di un corso del nostro catalogo.
Oggi intervistiamo Silvia Magnoni, che è Presidente e AD dello Scatolificio Cartotecnica Schiassi ed è anche Membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione CIS, una rete virtuosa di imprenditori uniti da solidi obiettivi.
Dopo la laurea in Scienze politiche, Silvia Magnoni è entrata in azienda nel 2004 e si è sin da subito attivata dapprima per conoscere nel dettaglio il prodotto e la propria organizzazione, poi per espandere il mercato di riferimento della società, adottando strategie di marketing e implementando innovazioni tecnologiche sia per la produzione che per la gestione aziendale.
La sua azienda è stata fra le prime ad aderire al nostro progetto di Brand Awareness per sostenere la Diversity e ha scelto di sponsorizzare il nostro corso di Personal Branding.
Sono sempre più le aziende che scelgono di investire in Diversity: la sua ha deciso di sponsorizzare un corso WWW offrendolo gratuitamente alle sue dipendenti e alla nostra community. Quali sono stati i motivi di questa scelta?
Credo da sempre nella valorizzazione delle diversità sia nel campo personale che professionale. In un mondo in costante e veloce cambiamento come quello di oggi, ritengo che puntare sull’inclusione sia vincente sia come valore portante della mia azienda sia a livello di comunicazione interna che come immagine aziendale. Condividere questi valori con i nostri collaboratori e con i primari stakeholder è solo un primo passo per diffondere questa cultura.
Secondo il suo punto di vista quanto è importante oggi sostenere il talento femminile?
Dentro ogni donna si cela un inestimabile tesoro di potenzialità umane e professionali: è un peccato che spesso questo venga schiacciato da un mercato del lavoro con un’impronta molto maschile sia nell’organizzazione che nelle metodiche. Spesso le donne, per competere in questo contesto decidono di snaturare la propria natura e questo rappresenta una grave perdita, sia per l’azienda che per la società. Le caratteristiche tipicamente femminili di accoglienza, garbo, intuizione, non implicano una mancanza di forza e di determinazione, anzi: credo che le donne abbiano saputo sviluppare una particolare resilienza e capacità di rialzarsi di fronte agli ostacoli. L’ho sperimentato e lo vedo costantemente in tante mie collaboratrici e amiche, oltre che nell’esempio fondamentale di mia madre (titolare dell’azienda di famiglia dal 1963). Credo che il talento femminile, per quanto oramai evidente in tutti i campi, vada comunque sostenuto e ulteriormente aiutato a svilupparsi.
La sua società ha un programma di D&I e di Up-skilling delle competenze per le sue dipendenti? In che cosa consiste?
La tecnologia cambia continuamente e i clienti richiedono nuovi prodotti e servizi, le aziende devono imparare ad adattarsi e a organizzarsi in modo che le competenze delle persone vengano costantemente aggiornate per tenere il passo con questi cambiamenti.
Soprattutto per noi donne non è sempre facile perché l’accesso a un certo tipo di formazione e professionalità viene considerato “roba da uomini” ed è per questo che nell’ottica di coinvolgimento di tutti i dipendenti nella formazione continua l’upskilling aiuta loro ad avanzare in termini di percorso professionale e ruolo di carriera, ma è un valore che si estende e viene percepito in tutta l’azienda.
Da qui alla scelta di investire ulteriormente nel valore della formazione sponsorizzando un corso che non resterà “solo per noi”.
Che impatto ha avuto sulla vostra azienda la scelta di sponsorizzare un corso della piattaforma Work Wide Women?
Decidere di sponsorizzare un corso della piattaforma WWW è senz’altro un dono importante che vogliamo fare alle nostre dipendenti e contestualmente alle iscritte alla Community di Work Wide Women, ma prima di tutto è un messaggio che intendiamo veicolare: ognuno di noi può contribuire a creare opportunità per le figure professionali femminili, così saranno più aggiornate e pronte per affrontare le sfide del mondo del lavoro odierno. Speriamo che altre aziende vogliano prendere esempio dalla nostra scelta, che per noi ha significato un punto importante nel nostro impegno per restare sempre all’altezza del valore che i nostri clienti danno al marchio Schiassi.
Che cosa significa per la sua azienda essere diventata una realtà che sostiene la digitalizzazione al femminile “Women in STEM Supporter”?
Ci siamo mai chiesti perché, in un’era in cui il ruolo professionale delle donne si sta facendo strada nel mondo, ci sono così poche donne scienziate o ingegneri? Barriere ambientali e sociali, stereotipi, pregiudizi di genere continuano a bloccare i progressi delle donne nello studio delle discipline STEM. La nostra società vuole contribuire al cambiamento e supportando questo progetto desidera dare il proprio contributo -così come ognuno di noi può fare- per aprire ancora più possibilità di studio nei campi scientifici alle ragazze e alle donne. Il riconoscimento “Women in STEM Supporter” ci rende molto orgogliosi e ci fa capire di avere fatto un passo nella direzione giusta.