Come funziona il crowdfunding?

Il crowdfunding ha iniziato ormai da qualche anno a rivoluzionare il modo in cui vengono finanziate idee e imprese, consentendo di raccogliere fondi provenienti anche da piccoli risparmiatori interessati a investire in piccoli (o grandi!) progetti. Questa forma di raccolta si sta rivelando sempre più popolare e non viene utilizzata solo per finanziare aziende commerciali, ma anche movimenti a carattere sociale e tanti progetti creativi: ricordate ad esempio il caso di Rockin’ 1000? Ma non c’è bisogno di scomodare la campagna italiana più famosa: a riprova del valore di questo strumento ci sono tanti fortunati casi di nicchia come “Dalla parte delle bambine“, il libro a fumetti sulle tematiche dell’identità e della scoperta di sé in un’ottica di valorizzazione delle differenze, di cui anche noi vi abbiamo già parlato in passato.

Il crowdfunding è il metodo con cui potreste pensare di finanziare la vostra start-up o il vostro prossimo progetto e in questo post vorremmo darvi qualche spunto su come utilizzarlo al meglio.

Che cosa è il crowdfunding e come funziona?

Attraverso apposite piattaforme, che vi elencheremo più avanti in questo articolo, è possibile presentare la propria idea e accumulare piccole somme di denaro provenienti da più persone. Si può trattare di una quantità significativa di denaro per un’azienda, un progetto, un prodotto, ma anche di piccole somme per singole cause.

C’è crowdfunding e crowdfunding

Di base abbiamo tre diversi tipi di raccolta fondi oltre alla classica “donazione”: Rewards BasedDebt BasedEquity Based. Il primo caso è l’unico in cui, appunto, non è previsto un tornaconto alle persone che contribuiscono: le persone donano perché vogliono sostenere l’idea ed è quindi più adatto a cause sociali, progetti e associazioni senza fini di lucro. Il Reward Based è il tipo di crowdfunding utilizzato per campagne di finanziamento in cui le persone che contribuiscono ricevono diversi livelli di “ricompensa” a seconda di quanto versato (tipicamente, il prodotto o servizio che stanno finanziando). Il Debt Base Crowdfunding invece è il genere più utilizzato dagli imprenditori che, in questo modo, raccolgono denaro per la società senza venderne delle quote, impegnandosi in modo vincolante a rimborsarlo a intervalli di tempo e a tassi di interesse stabiliti. Infine c’è la formula Equity Based, in cui la società che gestisce la campagna vende le proprie azioni o quote a chi versa denaro; in questo modo gli investitori possono ricevere una parte dei profitti sotto forma di dividendi.

È la scelta giusta?

Come in molti aspetti della vita, non c’è una risposta giusta oppure sbagliata: il crowdfunding è un metodo di raccolta fondi talmente variegato che sarete voi a dover comprendere di volta in volta se fa al vostro caso oppure no. Ricordate che si tratta di accedere a somme di denaro ottenibili a basso costo (addirittura a costo zero) e senza vendere quote societarie. È un metodo di finanziamento ideale per progetti innovativi e permette di costruirsi una propria “rete di sostenitori” che potrebbero voler essere coinvolti anche in successive operazioni. Tuttavia non va dimenticato che si tratta anche di lavorare sotto forte stress: una volta ricevuto il denaro, in tempi di solito abbastanza brevi è necessario mostrare risultati, inviare prodotti, attivare servizi e inizialmente si può trattare di tanto lavoro con poco profitto. Inoltre, non tutte le campagne di crowdfunding hanno successo e vengono finanziate perché la varietà di proposte, fra progetti e piattaforme, è molto alta.

Non è questione di magia

Non dovete pensare che appena avrete postato la vostra campagna sulla piattaforma, il crowdfunding avverrà da sé automaticamente: dovete impegnarvi ed essere molto professionali e convincenti per trovare chi è interessato a finanziarvi! Qualche veloce consiglio:

  1. ponetevi degli obiettivi di finanziamento: di quanto denaro ha bisogno il progetto?
  2. Definite una strategia di ricompensa, se previsto dalla campagna che avete scelto: da premi più piccoli per le somme minori, fino a quelle più grandi.
  3. Ottimizzate la vostra presenza sulla piattaforma di crowdfunding: preparate le informazioni, il materiale che parla del vostro progetto (anche video!) nel modo più chiaro possibile e che sia “invitante” per chi desidera saperne di più.
  4. Non sottovalutate l’impatto dei social sulla diffusione e sul successo della campagna: la comunicazione va fatta in modo professionale e continuativo.

Le piattaforme più famose

  • Idea Ginger: nata a Bologna, è una realtà non profit impegnata dal 2013 a promuovere la cultura e le buone pratiche del crowdfunding.
  • Go Found Me: è la più grande piattaforma mondiale per la raccolta fondi, con oltre 5 $ miliardi di euro raccolti.
  • Kickstater: è una grandissima community di raccolta fondi, principalmente su progetti e attività creative e artistiche.

Avete realizzato un progetto o avviato una start-up finanziata attraverso un crowdfunding? Raccontateci come è andata: vi intervisteremo e pubblicheremo la vostra storia!

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