E poi arriva il momento di salire su un aereo e partire per Madrid…

di Linda Serra
CEO & Founder di Work Wide Women

 

Quando nasce un progetto di start-up una delle prime domande che bisogna porsi è se il progetto sia scalabile e se possa essere esportato in altri mercati.

Noi siamo sempre state convinte della profonda scalabilità di Work Wide Women e

abbiamo sempre guardato alla Spagna e all’America latina come i primi paesi in cui

tentare l’impresa!

Abbiamo lavorato con entusiasmo e impegno, inserendo nel team una persona che conosce profondamente la cultura spagnola, non solo la lingua, e che si è innamorata del nostro progetto.

IMG_8154Da quando abbiamo fissato la data del 1 Luglio per il nostro evento al Google Campus di Madrid sul calendario è iniziato un periodo di lavoro incessante e appassionato che ha coinvolto tutto il team di Work Wide Women.

Con l’aiuto di Elena, la nostra Executive Account Spain & South America, abbiamo contattato + 90 associazioni, e 115 fra blogger, istituzioni e community.

Con i nostri developer abbiamo inoltre sviluppato il sito in lingua spagnola e lavorato alla nuova versione della nostra app WWW Network in doppia lingua (italiano e spagnolo) da presentare in anteprima e lanciare sul mercato.

È arrivato poi il momento di salire su un aereo con rotta verso Madrid: il momento in

cui tutto inizia a prendere forma, a concretizzarsi e a diventare reale.

13620119_1059581610756882_5461217876498140668_nCome da copione sono arrivati gli imprevisti, quelli seri, quelli di fronte ai quali in molti avrebbero gettato la spugna e rimandato tutto a data da destinarsi, ma noi siamo Work Wide Women: non ci fermiamo davanti a nulla, perché crediamo che nulla sia impossibile.

Abbiamo tirato fuori tutta la forza e la grinta che avevamo messo in serbo per il grande giorno e abbiamo lottato fino all’ultimo istante perché il 1 Luglio fosse, come tutti i nostri eventi, qualcosa di memorabile.

Siamo riuscite in quello che sembrava impossibile, più grande di noi.

 

È arrivato il momento di salire sul palco, per la prima volta in terra straniera, per la

prima volta davanti a una folla di gente in cui non spuntava neanche una faccia

conosciuta.

Inutile dire che l’emozione è stata forte, di quelle che ti scuotono e ti portano ad andare avanti col pilota automatico e con la voce a tratti tremante.

Sarò sempre grata a Giulia, per aver fatto partire un applauso che mi ha scaldato il cuore, a Cecilia che mi ha sempre sorriso rassicurandomi con la sua fermezza.

Grazie ad Ana per aver raccolto la sfida ed aver partecipato al nostro successo, salendo per la prima volta su un palco insieme a noi, e ad Elena per il suo pitch in spagnolo perfetto, la sua audacia e la tenacia con cui affronta ogni sfida.

È stata tutta un’altalena di emozioni calde, fredde, frizzanti fino al relax e al momento del meritato riposo!

Ho sempre sostenuto che l’elemento vincente di una start-up, dopo il prodotto e il

progetto sia il team: oggi ne sono più convinta di ieri.

Senza una buona squadra non si va da nessuna parte e, dopo questa prova, ho avuto la conferma di quanto sia importante avere accanto delle persone speciali pronte a mettersi in gioco, ad assumersi rischi e a lanciarsi a capofitto in avventure sempre nuove.

Adesso l’avventura continua alla volta di un paese bellissimo come la Spagna e delle bellissime persone che lo abitano, con i piedi saldi in Italia e scenari nuovi da esplorare.