La mission di WWWLAB è offrire una giornata di approfondimento e formazione interattiva, dedicata ai manager delle risorse umane e di diversity e inclusion di aziende clienti e prospect.
Un momento durante il quale la possibilità di confrontarsi non è mancata. Attraverso coinvolgenti metodologie innovative, infatti, si è innescata una forte sinergia tra i partecipanti che si sono ritrovati immersi nel flusso continuo di energie, informazioni ed emozioni condivise in un contesto positivo, caratteristico del DNA di Work Wide Women.
MUT-AZIONI: vivere il cambiamento personale
La giornata del 19 maggio a TIM #WCAP Bologna è iniziata con l’intervento di Francesca Sanzo, blogger, autrice di libri e e-book e coach.
Il workshop “MUT-Azioni: agire il cambiamento personale per ottenere obiettivi professionali” è stato ideato in collaborazione con il nostro team ed è incentrato sulla volontà di motivare la natura positiva del cambiamento come elemento di arricchimento personale e professionale.
Ponendo i partecipanti di fronte alla sua storia, Francesca Sanzo, propone una riflessione sui pensieri limitanti e la necessità di migliorare la consapevolezza sull’obiettivo che ognuno di noi intende realizzare.
Il percorso di storytelling e il lavoro sulle parole espresse e sul racconto che ciascuno fa di se, risultano valide chiavi di lettura e di apertura, che ci aiutano nel comprendere la nostra storia personale facendone emergere gli aspetti negativi e positivi: elaborarli vuol dire perseguire obiettivi sfidanti personali e professionali, affrontare lo stress, la competizione e il senso di inadeguatezza.
Proprio quando ci sentiamo poco sicuri delle nostre capacità il nostro modo di agire deve seguire un registro personale nuovo, positivo e fortemente stimolante.
La coinvolgente esperienza di muta che Francesca ha voluto condividere, testimonia il fatto che per superare il senso di inadeguatezza e di impossibilità dobbiamo mediare con quel “Dexter” che c’è in ognuno di noi per dimostrare, in primis a noi stessi, che possiamo affrontare le sfide della vita.
Questo percorso viene di solito offerto alle singole persone o alle aziende che stanno affrontando un forte cambiamento e che hanno bisogno di supporto nelle fasi più delicate del passaggio.
MOM’S FACTORY: un workshop dedicato al tema della maternità
Il secondo appuntamento della giornata è stato il workshop dedicato allo sviluppo delle competenze trasversali all’interno di un team in cui una collega sta per diventare mamma o lo è da poco diventata. Stefania Padoa, Coach professionista, formatrice comportamentale e consulente per aziende ed enti di formazione, conduce “MOM’S FACTORY”: Academy innovativa in cui tutti i partecipanti vengono motivati e incoraggiati nel diventare Mom’s Trainer, Mom’s Coach e Mom’s Mentor per comprendere il modo più responsabile di affiancare supportandole le colleghe in procinto di uscire e/o di rientrare in azienda (pre e post maternity leave).
L’esperienza condivisa da Stefania pone dei quesiti sulla responsabilità ed il rispetto delle parti e ci dimostra come uno spazio neutrale è essenziale per condividere l’esperienza della maternità.
Un interessante momento di confronto si è avuto quando alcuni partecipanti sono stati invitati a sedersi in poltrona per riportare l’esperienza vissuta all’interno delle diverse realtà lavorative.
Dal confronto è emersa la necessità della figura del moderatore tra impresa e dipendente, perché la maternità è una risorsa in più che arricchisce il team di lavoro.
Creatività e Lavoro: LEGO® SERIOUS PLAY®
Finalmente siamo arrivati al momento più atteso della giornata: quello in cui si gioca con i mattoncini colorati!
E’ possibile affrontare una questione così delicata come quella della diversity con le costruzioni?
Si, se affrontata con un metodo innovativo e sorprendente: “LEGO® SERIOUS PLAY® ”.
Il workshop curato da Paola Santoro, Teacher and Trainer Certified Facilitator in the LEGO® SERIOUS PLAY® Method, propone una metodologia che attiva in tutti i partecipati la sensibilità tattile e la creatività che solo il gioco riesce a generare. Paola ci ha guidato durante tutta la sessione di lavoro, con una serie di domande le cui risposte sono rappresentate dai modelli tridimensionali che ciascun partecipante costruisce a ritmo di musica.
Coinvolgendo tutti gli aspetti della dimensione umana (razionale, emozionale, istintiva), il gioco ha facilitato la comprensione delle idee legate ai modelli e delle persone sedute al tavolo.
Traendo ispirazione dagli obiettivi e dalle esperienze dalla propria vita, chi gioca è portato a creare modelli molto differenti tra loro. Quanto costruito e le domande poste successivamente dal facilitatore, hanno portato alla luce aspetti molto complessi della vita all’interno di un team di lavoro o di un’azienda.
Per tutti i partecipanti è stato sorprendente scoprire che i concetti astratti, difficili da esprimere, diventano costrutti chiari della realtà se traslati figurativamente con i mattoncini LEGO.
La sessione di lavoro, seppur dimostrativa, testimonia come in LSP tutto diviene un esperimento sociale collettivo, dove si condivide conoscenza e si attivano dinamiche di problem solving e decision making in modo sorprendentemente naturale.
In chiusura, dall’esperienza condivisa, i partecipanti sono riusciti a caricarsi di buoni propositi e, con un concentrato di idee e convinzioni, hanno trovato la giusta dimensione in Work Wide Women.