L’ironia ci salverà: donne che scrivono online e strappano risate e riflessioni

Chi dice che non si legge più forse non tiene in considerazione un dato oggettivo: non si è mai letto tanto quanto in questo periodo, in cui la scrittura è tornata al centro delle nostre vite grazie alla possibilità di pubblicare status e aggiornamenti online.

di Francesca Sanzo

Certo, non tutto quello che pubblichiamo su una pagina Facebook o un sito può considerarsi memorabile, ma di sicuro ci sono alcune persone e storie che vale davvero la pena seguire e oggi voglio presentarti alcune blogger (leggi: influencer, leggi: scrittrici, leggi: donne che sanno raccontare storie) che hanno un tocco coinvolgente, ti tengono attaccata allo schermo e hanno il dono dell’ironia che – come dico io – è una delle poche malattie che purtroppo siamo (quasi) riusciti a debellare.

Ecco alcuni fortunati focolai in cui ancora resiste!

Enrica Tesio e il suo amore che – prima o poi – arriverà

Enrica Tesio ha iniziato in sordina, qualche anno fa, con un blog nato come sfogo personale, al termine di una relazione “complicata”. Lo dice chiaramente il titolo: Ti asmo – L’amore prima o poi arriva e ti incula che dichiara subito la passione per i giochi linguistici della sua autrice e il taglio ironico che lo ha reso uno dei luoghi più popolari della blogosfera al femminile. Enrica, di volta in volta, passa dall’essere la paladina delle mamme (scappate di casa, come dico io) al fare emergere idiosincrasie che – mutata mutandis – ci coinvolgono un po’ tutti. Leggi per esempio Siamo donne fatte e sfinite e dimmi se non ti ci sei ritrovata, almeno un po’.

Ridiamo anche noi, di noi stesse, che ci nascondiamo a fumare in balcone, che “le mamme devono parlare di lavoro” appoggiando il palmo della mano sulle schiene per spingerle al largo, noi che ormai non siamo ragazze ma donne fatte e sfinite, noi che “perché in un mondo di dolcemente complicate ci tocca la parte delle semplicemente stronze?”.

Enrica scrive sul suo blog ma anche su Facebook, l’ho intervistata per il mio ultimo libro e mi ha raccontato che Facebook le è funzionale per i piccoli aneddoti rapidi e fugaci, legati alla contemporaneità, mentre il blog è un contenitore di storie autobiografiche che si cristallizzano.

Enrica ha l’attivo 2 romanzi (il secondo appena uscito per Bompiani, si intitola Dodici ricordi e un segreto) e dal primo è stato tratto un film uscito nel 2017. L’ironia per lei è la chiave con cui guarda al mondo, alle relazioni, agli altri: il modo con cui riesce a trarre piccole verità paradigmatiche da tutto quello che le accade.

Anna Le Rose che ama un sacher

Anna Le Rose è una persona solare che – quando la incontri – ti sembra perfino un po’ timida, ma solo fin quando non inizia a giocare con lingua e parole, inventando modi di dire tutti suoi come il titolo del suo blog: Vene Vanitose o quello del suo primo romanzo: Ti amo un sacher, uscito recentemente. Le sue storie sono le nostre storie, quelle delle donne che hanno la cellulite, cercano di mantenersi in forma ma poi si fanno tentare da una torta al cioccolato e hanno sempre qualche problema nel gestire le relazioni via whatsapp. Anche nel suo caso l’ironia è maestra di vita, le parole “croccanti” un modo per esorcizzare la paura e il suo successo dipende, in larga misura, dalla capacità di farci immedesimare, raccontando storie che ci riguardano. Anche Anna va seguita su Facebook, dove narra il suo esordio narrativo ma anche la sua vita, intrecciando le sue storie personali con quelle dei personaggi di carta e web.

Sotto le cinque gocce di Xanax non è amore

Daniela Bortolotti, in arte Ladra di Caramelle è un’amica, oltre che la primissima blogger che ho seguito nella mia vita (e si parla del 2005!). Con lei si ride molto e la vita si semplifica: quando leggo qualche suo aggiornamento mi ci ritrovo ma allo stesso tempo mi dico che se lei riesce a ridere delle piccole tragedie senza importanza che costellano l’esistenza di ogni donna, posso farlo anche io. Anche Daniela scrive libri, parla di amore e serie tv, bevute e serate bolognesi. Leggi per esempio: La piscina come metafora della vita.

Della mia totale assenza di predisposizione a qualsiasi tipo di sport se ne aveva già avvisaglia, dalla grazia con cui rotolavo avvolta nei body di ginnastica artistica fino alla lentezza con cui correvo durante l’ora di educazione fisica a scuola, ma il colpo di grazia lo diede proprio il nuoto: se è vero quel che dice Archimede nel suo Principio, cioè che ogni corpo immerso in un fluido è sottoposto ad una spinta verticale dal basso verso l’alto uguale al peso del fluido che esso sposta, è evidente che Archimede non ha mai conosciuto la sottoscritta, che non solo non riusciva a nuotare, ma non riusciva nemmeno a galleggiare.

Per finire, un po’ di poesia

Concludo questo excursus con Alessandra Racca, Signora dei calzini, poeta torinese che mette in poesia la vita e lo fa usando l’ironia come chiave narrativa. Se pensi che questo genere sia fuori moda, non hai mai letto qualcosa della Racca che oltre a scrivere libri, è un godimento da ascoltare durante colorate e scenografiche presentazioni.

Scrittrici o blogger?

Avrai notato una ricorrenza: tutte le donne di cui ti ho raccontato hanno scritto anche libri, come se un sottile filo rosso legasse web a letteratura. Se è vero che non è necessario scrivere un libro per essere una brava blogger o viceversa, è pur vero che la scrittura digitale è un’ottima palestra per mettere in gioco il proprio talento o costruire un percorso scrittorio di crescita. Loro ne sono indubbiamente la dimostrazione e dimostrano quanto, tra tutte le piattaforme online, quelle che ti permettono di creare un blog siano le più longeve e possano davvero essere plasmate come vuoi narrarti.